L'Ato conferma il suo cammino verso l'acqua pubblica
Affidamenti illegittimi e Acquedotto delle Langhe
Cuneo - L'Ato, l'Autorità d'ambito ottimale, conferma la linea annunciata già negli ultimi incontri: si procede con un cronoprogramma che porterà alla scelta del modello e all'individuazione del gestore unico provinciale dell'acqua pubblica, entro la fine dell'anno 2017.
L'autorità guidata dal sindaco di Bra, Bruna Sibille, non si fa turbare dalle notizie che arrivano dai gestori privati, né dalla "anomala" convocazione fatta da Tecnoedil nei confronti dei sindaci dei comuni in cui gestisce il servizio idrico, né tanto meno dalle indicazioni che arrivano da Racconigi. Una sentenza del Tar di marzo 2015, ha dichiarato infatti illegittimo l'affidamento del servizio di depurazione e fognature ad Alpiacque, perché avvenuto senza gara pubblica. Un passaggio che secondo il Tribunale Amministrativo Regionale non è possibile in quanto Alpiacque spa non è ima società pubblica, a cui è permesso un affidamento diretto in house. L'affidamento sarebbe dovuto avvenire con regolare gara d'appalto europea. La sentenza del Tar è stata confermata in via definitiva dal Consiglio di Stato nel maggio scorso e solo in queste ultime settimane le due sentenze sono state portate a conoscenza dell'A- to. Sentenze che stanno creando apprensioni ma che dovrebbero mettere definitivamente ima pietra sopra la richiesta di una comunque non possibile proroga del servizio, come più volte paventato tra i comuni dove il ciclo idrico integrato è gestito da società miste o private.
Le due sentenze riguardano il caso specifico di Racconigi, dove Alpiacque opera dal 2009, ma sono probabilmente estese alla maggior parte dei comuni gestiti dalla società privata, visto che gli unici per cui il riferimento normativo è a posto, cioè il sistema degli affidamenti dei servizi, sembrano essere Fossano e Cervere. Alpiacque sarebbe dunque "in difetto" sulla gestione di buona parte dei comuni della piana nel triangolo Fossano, Savigliano e Saluzzo. Si tratta di quindici comuni che sono Cardè, Cavallermaggiore, Genola, Marene, Monasterolo di Savigliano, Moretta, Piozzo, Racconigi, Salmour, Saluzzo, Sant'Albano Stura, , Trinità, Verzuolo e Villanova Solaro.
L'affidamento che Tar e Consiglio di Stato hanno giudicato illegittimo non avrà ripercussioni dal punto di vista giuridico, anche se il vecchio gestore, Acque Potabili, ora del gruppo Iren, ha presentato una richiesta danni, perché comunque la gestione Alpi-acque è ormai prossima alla scadenza, che avverrà il 31 luglio.
L'Ato ha dunque confermato con decisione che non cambia il suo cronoprogramma in attesa che il Piano d'Ambito venga completato da Hidro Data di Torino che sta procedendo con la revisione e il completamento. La scelta dell'Ato, che comunque dovrà, come richiesto dal Comitato cuneese Acqua Bene Comune, convocare anche l'assemblea di tutti i 250 sindaci della provincia di Cuneo, rimane quella di una nuova società provinciale consortile entro la fine dell'anno. Ad entrare nella partita ora è anche l'Acquedotto delle Langhe che da poco è stato individuato come gestore dall'Autorità d'Ambito. Una piccola "rivoluzione" perché fino ad ora l'Alac spa non veniva considerato nel ciclo idrico integrato. Eppure l'Acquedotto delle Langhe e Alpi Cuneesi è una società interamente pubblica, nata nel 1956, promossa dalla Provincia che ne detiene il 52,96% delle quote, e le restanti suddivise tra i 22 Comuni di Langa e Roero, ognuno con una quota del 2,24% con lo scopo di risolvere il problema del difficile approvvigionamento idrico nelle Langhe Cuneesi. Ora l'Acquedotto delle Langhe è entrato sotto l'egida dell'Ato e questo è un altro tassello che potrebbe essere utile per la costituzione di una nuova società pubblica provinciale consortile formata da Acda di Cuneo (anche se ormai i comuni gestiti sono ben 99), Sisi di Alba, Calso del monregalese, Comuni Riuniti della Piana del Varaita,e ora anche l'Acquedotto delle Langhe, che gestisce, anche se non in modo diretto e non per tutto il ciclo idrico integrato, l'acqua per mezza provincia.